Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini

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Se il profumo avesse un indirizzo, una via e un numero civico, allora questi ci porterebbero a Catania, in un negozio minuscolo in via Santa Filomena al numero 36. Al numero 36 appena entri ti assale un leggero stordimento. Un’onda olfattiva ti lascia per un attimo confuso, mentre ti guardi intorno in un bazar affollato di boccette di vetro di mille fogge e candele meravigliosamente barocche. Mentre curioso tra etichette di maison a me note – Diptyque, L’Artisan Parfumeur – e altre che non avevo mai sentito prima – L’Etat Libre d’Orange, Cire Trudon – ascolto quello che poi scoprirò essere il patron della piccola bottega odorosa descrivere i contenuti dei flaconi a tre ragazze entrate per acquistare un profumo per un’amica. Mi ambiento lentamente nella selva degli odori, adatto la vista alle luci soffuse e origlio di soppiato un abile affabulatore narrare dell’aroma dell’incenso bruciato sul Monte Athos o della suggestione del gelsomino che si mischia alle volute del fumo di sigaretta di Greta Garbo e Marlène Dietrich. Le ragazze sono estasiate e non capisco se sono veramente entrate per acquistare un profumo o solamente per ascoltare questo cicerone dell’esperienza olfattiva. Tant’ è che se ne escono confuse e contente, ubriache di assaggi e di parole. A mani vuote.
È il mio turno. Chiacchiero, chiedo, ascolto e annuso. Antonio Alessandria, il proprietario-narratore, mi spiega la sua doppia vita da ingegnere di giorno e profumiere di sera. Mi dice che il negozio, che sta in una via affollata di botteghe e locali nel centro di Catania, apre solo la sera e che l’idea di questo piccolo boudoir della profumeria artigianale nasce da una passione a lungo accarezzata e poi coltivata con determinazione. Mi parla del suo incontro con il profumo a Roma al Bar à Parfumes di via di Ripetta, dei corsi seguiti a Milano e Parigi, dell’inaugurazione sontuosa della sua bottega degli odori. Poi mi accompagna in un tour guidato a spasso tra le fragranze e anche io, come le ragazze di prima, mi confondo e mi stupisco. Ma alla fine del mio percorso di esplorazione olfattiva esco con un profumo che più di altri mi conquista. Si chiama Putain des Palaces (eh sì) e mi accompagnerà sulla pelle fino al giorno seguente.

PS Il titolo di questo post è tratto da Il Profumo di Patrick Suskind. Quale testo migliore per parlare di profumi?

Taccuino:

Boudoir 36
Via Santa Filomena, 36
Catania
Tel. 095 7152358
Il blog del negozio